Il grido “chi sa parli!” lanciato dal dottore Francesco Montanari e’ un proclama pari a quelli di antica e storica memoria di coloro che in assenza della libertà rifiutarono la vita.
il suo e’ l’unico proclama di protesta contro il tradimento della resistenza.
il suicidio avvenne il 22/02/1996. F
u’ il proclama di un uomo al quale era stato tolto lo scopo della vita: i valori e gli ideali della resistenza partigiana.
Allora un qualunque suicidio faceva impressione ed aveva risonanza mediatica. non quello di Francesco Montanari che fu riportato in striminziti articoli solo da qualche cronaca locale.
da allora i suicidi in Italia sono stati migliaia e non fanno più notizia: affrontare fallimenti, disoccupazione, miseria, recessione e’ difficile se ci si trova derubati di tutto, persino della speranza.

Francesco Montanari
Tale era  Francesco Montanari: cultore della Verità, avversario di ogni dittatura, fedele difensore dei valori universali e dei diritti irrinunciabili della Costituzione che rifiutò di vivere in una Repubblica tradita persino da tanti che avevano combattuto per instaurarla… e così scrisse:
“….Sono certo che coloro i quali detengono le leve del potere faranno tutto il possibile per farmi passare per matto o anormale . Mi ammazzo perché so valutare la ‘sora’ morte nella maniera giusta, perché ho dignità, moralità, sensibilità e coraggio per cui, in questo letamaio pieno di miserie, ingiustizie e violenza – dove comandano i ladri, i delinquenti e i mafiosi – si potranno trovare bene i loro compari o le pecore, ma non il sottoscritto . Durante la guerra sono stato comandante partigiano . Non ho mai fatto scatenare terribili rappresaglie su gente innocente, non ho mai vigliaccamente giustiziato nessun fascista a guerra finita . Qui non c’è una sola cosa che funzioni per il verso giusto: si privilegiano gli stranieri illegali invece dei fratelli, si puniscono i ladri di galline e i piccoli evasori, ma mai i grossi: i sindacati insegnano solo i diritti (mai i doveri). Provò ormai nausea a vivere in questa ripugnante società di ladri, di delinquenti e di pecore.
Perciò vi dico:
“IO NON CI STO’ PIU’ E TOLGO IL DISTURBO!…”

Considerazione Conclusiva.
Francesco Montanari dopo Mani Pulite, dopo il crollo della prima Repubblica, dopo il versamento dei venti miliardi all’A.N.P.I aveva capito che l’esigenza di Libertà, di Giustizia e di Democrazia che avevano unito le brigate partigiane per fondare la Repubblica Democratica d’Italia era stato tradito. I capi storici partigiani, dopo la vittoria in guerra erano stati sconfitti dalla “pace”, nel tentativo di ricostruire l’economia Italiana*. Inseritisi ai vertici dei partiti e delle istituzioni per anni si opposero come poterono alla volontà contraria dei poteri dominanti, che erano riusciti da subito ad introdurre nei punti chiave della Repubblica i loro politici usurpatori, ladri, delinquenti e mafiosi ed a trasformare con la strategia del terrore, delle stragi e della tensione  i cittadini sovrani in pecore.