DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA DEL POPOLO ITALIANO

Quando il popolo riconosce il tradimento dei suoi rappresentanti al mandato loro conferito, tradimento che si traduce nella lesione sistematica dei principi etici e morali e degli ideali della Costituzione, riducendo la Nazione alla attuale situazione fallimentare, si impone una palingenesi generale per ripristinare i principi cardine della moderna democrazia, costituiti dalla libertà, uguaglianza e fraternità e da tutti gli altri diritti, riconosciuti anche dagli organismi internazionali e che rappresentano il cardine del moderno concetto di civiltà e di democrazia.

Quando poi, il degrado e la perdita di valori della classe politica e potentati annessi, porta ad uno iato incolmabile tra la Costituzione formale e quella materiale, così da instaurare un modello di vita sociale basato sulle disuguaglianze, sui privilegi, sul degrado etico tramite la sistematica corruzione e le tangenti, in modo tale da procurare metodicamente delittuosi vantaggi economici ai gruppi di potere e ingenti danni alla Nazione,quando  la rapacità del potere, l’ elefantiasi della burocrazia e la  pressione fiscale divengono causa della miseria e impedimento al progresso economico e alla libertà dei cittadini

SI IMPONE
la dichiarazione di intervenuta risoluzione della rappresentanza a suo tempo concessa ai Partiti e da questi alle Istituzioni e all’attuale classe dirigente ed a tutte le altre emanazioni utilizzate per perpetrare la violazione sistematica dei diritti civili e politici sopra ricordati per inadempienza e tradimento.

Quella dell’attuale classe politica e dirigente è storia di ripetuti torti e usurpazioni, tutti diretti a fondare il sistema degenerato che opprime il popolo. Per dimostrarlo ecco i fatti che si sottopongono all’esame di tutti gli uomini imparziali e in buona fede:

1 aver dismesso importanti parti di sovranità ad organismi extraterritoriali dei quali non è consentito né un controllo, né una verifica degli effetti
2 non aver tutelato le ricchezze Italiane, dismettendo l’agricoltura, la cura del territorio con conseguente il dissesto idrogeologico attuale
3 aver espropriato i beni demaniali, di proprietà dei cittadini, trasformandoli in proprietà gestita malamente, sottraendo al popolo, legittimo titolare, il godimento degli stessi.
4 aver ampliato a dismisura le disuguaglianze sociali, rendendo di fatto impossibile la costituzione delle famiglie e provocato il decremento demografico
5 aver imposto ai cittadini una pletora di prestazione personali e patrimoniali abusive ed illecite
6 avere di fatto reso impossibile la tutela giudiziaria dei diritti ed interessi legittimi mediante l’introduzione di costi eccessivi e la dilatazione a dismisura delle tempistiche dell’amministrazione della giustizia
7 avere creato una magistratura non democraticamente eletta che, dopo aver servito la politica, di fatto ne è divenuta arbitra rendendo inutile l’attività del Parlamento e del Governo.
8 avere di fatto reso impossibile l’accesso alla istruzione superiore se non alle classi più abbienti
9 avere portato al collasso la pubblica assistenza
10 avere di fatto abolito il diritto al lavoro, che avrebbe dovuto essere tutelato ed agevolato, nonché la congruità della retribuzione in relazione alla libera e dignitosa sopravvivenza della famiglia
11 avere tradito il diritto dei cittadini inabili al mantenimento ed all’assistenza sociale

Si tratta delle violazioni più macroscopiche e di un elenco solo a titolo esemplificativo e non esaustivo, riservandoci di indicare partitamente le metodiche attuate per produrre miseria e sottrarre reddito ai cittadini (valga, ad esempio, l’introduzione della SOA e del DURC) promuovendo il trasferimento delle aziende e delle attività produttive all’estero.

Pertanto in ragione di tutto quanto esposto noi dichiariamo che i Partiti hanno tradito il senso e loscopo dei mandati di rappresentanza assunti e che le Istituzioni (da loro imposte) hanno  tradita la Costituzione  e la  Repubblica Italiana e quindi il Popolo Sovrano e la Sovranità della Nazione

PROCLAMIAMO L’INDIPENDENZA DEL POPOLO ITALIANO DALLA TIRANNIA

Gli indipendentisti  Italiani