Cari Paolo e Marco
Ho mandato solo alcune note in risposta alla mail riguardante la costituzione di una nuova Associazione. A me sembra inutile stante che iscrivendovi al Piccone potrete dare vita, nei territori che meglio conoscete, alle correnti politiche ed economiche che riterrete più vantaggiose moralmente , eticamente e socialmente purché nel rispetto dei principi fondamentali e dei valori dei diritti e doveri naturali ed umani della Democrazia.
Se aderirete invieremo i programmi e le strategie. Le regole per la funzionalità e l’autonomia finanziaria delle delegazioni territoriali le stabiliranno gli organi dirigenziali di ciascuna delegazione. Noi forniremo gli accordi politici conclusivi per l’ inserimento di associati delle delegazioni territoriali picconiane tra i candidati dei partiti trasversali nei collegi elettorali. La necessità dei siti delle delegazioni territoriali e della loro penetrazione nel mondo del Web attraverso i vari blog, dovrebbe essere una esigenza condivisa da chiunque.
Il piccone: un unico logo per l’ unico scopo del mandato imperativo vincolante.
Ricordare che non si deve aumentare la confusione negli elettori con ulteriori simboli e nomi di associazioni. Ogni associazione ed ogni singolo associato ha e mantiene la propria identità all’interno dell’associazione. Oggi abbiamo oltre un migliaio di associazioni aderenti, tutte si identificano nei i fini de Il Piccone.
Il piccone rappresenta tutti gli associati e ne rappresenta ogni istanza ed ogni singola rivendicazione e proposta.
Il piccone raccoglie tutti coloro che si oppongono all’attuale dittatura usurpatrice della Repubblica e della Democrazia.
Il nostro compito è insistere affinché gli elettori diano vita alle delegazioni territoriali ed ai siti relativi per mettere in contatto i presidenti delle varie costituende delegazioni con i politici innovatori e trasversaliste dei partiti interessati ai collegi elettorali di quei territori.
Per dar corso alla politica del fare concreto mettiamo a disposizione dei presidenti delle delegazioni i programmi Star Trek per i comuni, province e regioni del loro territorio ed i disegni di legge per intervenire sulle emergenze locali secondo la politica “del fai da te”.
I rappresentanti istituzionali trasversaliste e picconiane li presenteranno nelle opportune sedi per l’approvazione.
Strategia elettorale nazionale:
Mandato imperativo vincolante e voto per il programma elettorale con lista dei candidati scelti dagli elettori anche tra gli associati qualunque sia l’origine partitica del gruppo trasversalista emerso.
Alcune considerazioni preliminari.
1° “L’aggregazione dei soci”
L’aggregazione al Piccone è avvenuta nel corso degli anni spontaneamente a seguito del dilagare della sfiducia degli elettori verso partiti ed Istituzioni e l’aumentare della disistima nei loro rappresentanti. Oggi tra gli associati contiamo associazioni ludiche e sportive che allineano al loro interno uomini delle istituzioni ,dei poteri, della burocrazia della sanità, della magistratura. Anche costoro condividono le nostre diagnosi, collaborano e fanno volontariato.
Ripeto che numerosi sono i parlamentari che se forniremo le occasioni appoggeranno in Parlamento e nelle opportune sedi le istanze del fare locali e nazionali. Non offriamo nessun vantaggio economico ai nostri volontari e sostenitori. Noi regaliamo a tutti gli italiani onesti e di buona volontà il frutto di ricerche puntigliose e precise che comprovano che la Repubblica Italiana fin dalla sua istituzione è stata gestita tramite le mafie da poteri stranieri nel loro esclusivo interesse politico economico ed egemonico.
Cosa offriamo agli oppressi di questa dittatura? La possibilità di voltare pagina, se vorranno, ed instaurare finalmente il governo illuministico dei diritti e doveri umani, naturali, inalienabile, irrinunciabili, sempre lodati e sempre da tutti inesorabilmente traditi. I tempi sono maturi, chiunque voglia approfondire la ricerca riguardo l’ obiettività del nostro pensiero si accorgerà che è la sintesi della sommatoria degli innumerevoli fatti analizzati e delle conseguenze riscontrate. Se qualcuno vorrà soffermarsi e scrutare in se stesso, ed esaminarsi nel profondo della propria coscienza, tanto da ascoltarsi, avrà la prova che quanto tentiamo di dimostrare con migliaia di parole sono verità che già conosce da tempo.Per invertire la rotta dobbiamo agire su di noi, accogliere i nuovi principi, i nuovi diritti, e ripartire tutti da zero per la giustizia naturale. La maggioranza degli elettori dovrà decidere se preferirà ascoltare la propria coscienza ed invertire la rotta per il rispetto dei diritti e doveri naturali o procedere altrimenti. La nostra Associazione ha messo a punto le strategie e può procurare i mezzi affinché legittimamente, costituzionalmente, pacificamente e democraticamente il popolo sovrano instauri la Democrazia e conquisti quei diritti e doveri naturali per i quali combatte inutilmente la Resistenza.
2° “La situazione”
Ci troviamo in una situazione peggiore di quella nella quale si trovarono nel 1945 le opposizioni impegnate a contrastare l’egemonia dittatoriale del governo di Scelba (asservito agli Usa) e sappiamo in che modo si svolsero successivamente le vicende politiche tra i partiti. Sappiamo che la politica è ritenuta l’arte del far credere, dell’inganno e peggio ancora, tanto che l’uso di ogni mezzo è ritenuto politicamente giustificato per il raggiungimento del fine, così che tutti i partiti si sono eguagliati in nefandezza. Il nostro movimento per fortuna non ha mai avuto potere e quindi neppure la tentazione di servirsi dei mezzi criminali utilizzati contro di noi dagli avversari politici nel corso di tutti questi anni.
Abbiamo però il vantaggio che a forza di bastonate sulle corna, il Popolo Sovrano degli elettori ha imparato a sue spese che i programmi politici e le promesse elettorali non contano nulla e che esiste il “partito unico dei privilegiati” che indisturbato,tramite leggi “criminali”, compie ogni sopruso in suo danno.
Conclusione: i nostri sondaggi hanno dimostrato che oltre l’80% dei cittadini ritiene non più sopportabile la situazione e che una percentuale simile è rilevabile anche tra gli elettori impegnati nel pubblico, deputati e senatori compresi che condividono il nostro pensiero e la strategia democratica proposta.
3° “Catturare la loro fiducia”
La politica delle chiacchiere e delle false promesse elettorali è conseguente al mandato di rappresentanza politica non vincolante. E’ la truffa che ha sottratto agli elettori la Sovranità nazionale e ridotta la nostra Patria nelle miserevoli condizioni che si riscontano. Dopo 70 e più anni
di promesse, illusioni ed immancabili disillusioni, conquistare la fiducia degli elettori sulla parola non è possibile.Occorrono fatti , non parole!
Occorre la politica del “Fare concreto” a livello nazionale e per cominciare “la politica del fai da te” a livello locale.
Abbiamo spiegato che la politica del fare concreto è possibile proporla solo con le prossime elezioni quando si potrà proporre la trasformazione dell’attuale mandato di rappresentanza politica non vincolante in mandato imperativo che vincoli gli eletti al programma elettorale votato dagli elettori.In questo modo potrà instaurarsi la Democrazia e la Repubblica d’Italia. Per la politica del fai da te invece è possibile attuarla anche immediatamente stante che la Costituzione riconosce agli Enti Pubblici territoriali ( Comuni, Province, Regioni e Comuni Metropolitani) in determinate materie, l’autonomia politica ed economica, con possibilità anche di contrarre debiti per investimenti.
Cio autorizza gli organi locali ad intraprendere come meglio credono spese di investimento per la conservazione ambientale, la bonifica dei territori inquinati, la salvaguardia della salute pubblica servendosi di tecnici, imprese artigiane e maestranze locali così da affrontare anche le emergenze sociali. Volendo escludere Paperone ( aspetto ancora una risposta!)tali investimenti potranno essere finanziati da gruppi finanziari etici interessati a dar corso ad una nuova economia di produzione di ricchezza reale partendo dalla tutela ambientale ed ecologica e a promuovere la ripresa economica con il recupero delle materie prime, il riciclo e l’innovazione.La novità rivoluzionaria risulterà dal riscontro che le autorità comunali ed i cittadini decideranno cosa fare ingaggeranno i tecnici, le imprese, stabiliranno i costi , controlleranno l’esecuzione dei lavori escludendo qualsiasi ingerenza esterna e la competenza concorrente di burocrazia ed altri poteri.
3°Vi è un cero numero di progetti per la realizzazione di Villaggi Star Trek in numerosi comuni del sud con l’approvazione di autorità e cittadinanza.
Conclusioni: Se si potrà partire iniziando dalla strategia del Fai da te, la fiducia dell’elettorato sarà in breve meritata e conquistata perché si dimostrerà coi fatti che è possibile dar corso ad una politica innovativa che veda i cittadini comandare ed i loro delegati obbedire.Sarà l’inizio dello stato legittimo democratico, parallelo allo stato usurpatore dei tiranni, ed il sorgere dell’economia del necessario e del reale in alternativa all’economia del virtuale.
Le difficoltà.
La prima difficoltà all’attuazione della strategia legittima (costituzionalmente prevista, e tutelata dalle numerose dichiarazioni internazionali e dalle principali alleanze internazionali per la diffusione e difesa dei diritti naturali democratici dell’umanità) è stata impedita dalla dittatura imperante che ha disposto di ignorare completamente ogni opposizione seria e documentata ed ha imposto ai mass media il più completo silenzio circa le giuste accuse e contestazioni al sistema usurpatore. Tutti i mezzi d’ informazione continuano nella loro opera di disinformazione, fingono di effettuare battaglie in difesa dei cittadini, continuano a nascondere i veri problemi ed aumentano gli odi e le tensioni tra i poveri e i disperati. Disinformare e dividere è la parola d’ordine. In questo modo, informare gli elettori delle possibilità esistenti diventa un problema, risolvibile solo invadendo internet ed i vari blog, esistenti coi messaggi picconiani. Cosa che si predica inutilmente da tempo.
Altra difficoltà all’attuazione della strategia picconiana è che gli uomini onesti delle istituzioni e dei poteri, avulsi dai partiti di appartenenza non sono in grado di formulare neppure una cartolina augurale, figuriamoci un disegno di legge! Ogni attività che dovrebbero personalmente svolgere vieni di fatto svolta dalle segreterie dei partiti di appartenenza e dalla nutrita schiera di esperti da questa assoldati ( parlamento esautorato).Inoltre ciascuno di costoro conosce ben poco dei problemi che affliggono la cittadinanza ed il più delle volte non ne conosce le cause reali. La soluzione a questo dato di fatto è l’apporto che le delegazioni territoriali de Il Piccone potranno dare predisponendo con i loro candidati picconiani e con l’aiuto dei dipartimenti picconiani i programmi elettorali per i collegi elettorali nazionali. In questa fase saranno necessari avvocati e studiosi di diritto dei quali i presidenti territoriali dovranno assicurarsi la collaborazione. Da parte nostra forniremo i nominativi di avvocati e relativi studi legali associati volontari.
I Vantaggi
La domanda: tanto gli elettori quanto i membri del parlamento che ritengono l’attuale situazione insopportabile non sanno cosa fare per invertire la rotta.
L’offerta: noi conosciamo la strada per trasformare le prossime elezioni in un plebiscito con l’instaurazione del mandato imperativo vincolante. Nel frattempo con la politica del fai date ci si conquisterà la stima e la fiducia degli elettori e dei parlamentari dissenzienti, dando a questi ultimi l’occasione di appoggiare le nostre iniziative con le correnti trasversaliste dall’interno dei partiti di appartenenza. Finanziando i comuni per le attività deliberate dai cittadini dimostreremo che è possibile che gli elettori decidano e che le autorità eseguano.
Invadiamo il mondo del Web, il resto verrà da sé!
Da non dimenticare.
Si deve tener conto che i tempi sono maturi. Quanto avevamo accertato negli anni, oggi è, più o meno esplicitamente, detto da giuristi, economisti storici ed intellettuali. I quattro allegati speditimi da Paolo sono quattro asteroidi nella via lattea dell’opposizione scientifica. Da tempo.gran parte delle correnti di pensiero internazionali progressiste, avevano previsto la fine della società dei consumi ed i problemi che “l’usa e getta” avrebbe procurati all’ambiente ed ora sono concordi nel sottolineare il fallimento della politica internazionale Usa ed il fallimento dell’anarchico liberismo economico e finanziario globalizzato. Gli avversari della globalizzazione economica e commerciale sostengono che i potentati economici finanziari internazionali, proprietari dell’80% delle ricchezze del globo, hanno provocato la recessione per eliminare il micro e dilatare. La distruzione delle micro economie è diretta ad eliminare il modello economico alternativo che assicura il benessere per tutti ed impedisce profitti enormi per pochi. Per quanto riguarda la nostra Patria è certo che la recessione è stata voluta e pilotata. Come già detto disoccupazione,miseria disperazione e delinquenza debbono invadere le strade perché si scateni il caos prodromico all’attuazione del programma finale. D’altra parte,da venti anni, l’ informatizzazione e la robotizzazione in ogni settore produttivo, avevano evidenziato il problema della sempre minore necessità del lavoro umano nelle tradizionali attività e l’inutilità della forza lavoro. Se si fosse voluto evitare la recessione e la disoccupazione più che prevedibile si dovevano indirizzare l’attività lavorativa verso il recupero ambientale il disinquinamento ed occuparsi seriamente degli equilibri ecologici del pianeta indirizzando l’occupazione in tale direzione. Di lavoro ce ne sarà per tutti e per centinaia di anni. Affrontare le criticità ambientali, altro che continuare a permettere ai soliti ignoti delinquenti di continuare a depauperare, saccheggiare ed avvelenare il nostro pianeta!!
Tra le tante sfide ed emergenze globali quali la siccità, la carenza di acqua potabile(§), la desertificazione, l’emigrazione, senza per ora neppure indicare il lungo elenco delle altre accennerò sommariamente soltanto all’emergenza emigrazione dando le coordinate internazionali e nazionali affinché approfondendo la ricerca chiunque possa rendersi conto di come a livello nazionale si potrebbe risolvere il problema e dare l’avvio a livello globale ed internazionale al progetto del fare concreto per cominciare a risolvere anche le altre emergenze globali ( apprendere dalle opere effettuate migliaia di secoli orsono dalle dinastie dominanti nell’isola dello Sri Lanka).
I Profughi, il diritto di asilo e l’accoglienza.
Anche questa emergenza era più che prevedibile e doveva essere affrontata mediante trattati bilaterali con i paesi affetti dall’esodo dei cittadini. Nessuno dei politici e statisti mondiali sembra volerla considerare nella sua realtà. Ciò non meraviglia visti i soggetti che dovrebbero occuparsene. Non stupisce neppure che nessuno esca dal coro e che i mass media continuino a disinformare. Il motivo è sempre lo stesso: anche l’attuale piaga evidentemente era prevista, voluta ed è debitamente sfruttata a profitto delle mafie del settore. Per spiegarmi meglio debbo ricordare che l’art.10 co.3 della Costituzione, stabilisce che lo straniero,che non può godere nel suo paese delle libertà democratiche, ha diritto d’asilo politico nel territorio delle Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Ovviamente la legge non c’è. E’ nello stile di questi legulei nazionali ed internazionali. Il diritto di asilo politico in veste democratica è menzionato negli atti dell’Assemblea delle Nazioni Unite. L’art.14 della Dichiarazione Universale dei diritti umani del 10/12/1948 (non vincolante) al co.1 recita: “ogni individuo ha diritto di cercare e godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni”.
La Convenzione di Ginevra del 28/07/1951 istituisce il concetto di rifugiato politico e distingue tra asilo territoriale ed extra territoriale. L’Italia presenta una risorsa circa la territorialità.
Il 23/08/1988 la legge n.400 conferisce il potere ai ministri nelle materie di loro competenza, ai sottosegretari ed ai loro sotto ordinati di emanare regolamenti di pronta attuazione secondo procedure semplificate
Nel 1989 il decreto legge n.416 (legge Martelli) rinuncia alla riserva e disciplina le modalità per il riconoscimento dello status di rifugiato (non del diritto di asilo).In pratica tale decreto recepisce l’art. 1 della Convenzione di Ginevra 1951 che riconosce lo status di rifugiato a colui che è perseguitato a motivo della razza , religione, nazionalità, appartenenza ad un gruppo sociale o politico e che si trovi fuori dal suo paese di residenza o nazionalità o che sia apolide.
L’art.5 stabilisce che chi vuole entrare nel territorio della Repubblica Italiana, per essere riconosciuto rifugiato deve rivolgere istanza motivata e possibilmente documentata alla polizia italiana di frontiera.
Da ricordare che la precitata convenzione di Ginevra prevede per gli Stati aderenti, la possibilità di disdetta (art.44) e di revisione (art. 45).
Dal 1989 in poi i vari singoli ministri da soli per le materie di loro esclusiva competenza, o congiuntamente con altri ministeri per argomenti che li coinvolgessero, hanno “lavorato” a fare e disfare leggi, emanando regolamenti sempre peggiori e sempre più scriteriati. Hanno disposto il ricongiungimento familiare per intere tribù di clandestini, l’emersione dei clandestini, la possibilità di naturalizzazione persino ai cannibali, favorito ignorandolo il lavoro in nero per poi premiarne le “le vittime” e punire gravemente i datori di lavoro. In assenza di una legge organica da anni si parla solo di accoglienza ed integrazione (alla rovescia di quello che dovrebbe essere) e di aiuti umanitari senza alcuna distinzione per chiunque sia arrivato in l’Italia.
Non è problema se non esiste una legge che stabilisca cosa si deve intendere per diritto di asilo o di status di rifugiato. Non ha alcuna importanza se non sono state stabilite le regole. le procedure, le condizioni di ammissibilità. La Repubblica Italiana è uno stato di diritto che a tutto provvede.
Infatti ci ha pensato la lungimirante magistratura fonte di diritto e di politica statuendo che chiunque si trovi in Italia, clandestino o meno, identificabile o meno, fornito o meno dei requisiti e motivi stabiliti quali condizioni indispensabili dalle dichiarazioni internazionali per il diritto di asilo o di accoglienza, in assenza di una legge organica in materia ha diritto di invocare il diritto di asilo e di usufruire della accoglienza, di ricorrere ai tribunali a spese pubbliche e di starsene a fare i propri comodi per anni in attesa che il “giusto processo faccia il suo corso.
Per come si trascina e viene affrontata questa terribile emergenza, alcune associazioni sostenitrici dell’esistenza di sette segrete e relative programmi per la conquista del potere sul globo non ritengono che le cause dello scempio siano solo l’ignoranza e l’inettitudine dei nostri politici. Pensano che sia l’esecuzione di una congiura internazionale diretta all’eliminazione dell’identità storica e culturale delle nazioni europee.
Sarebbe la conseguenza della congiura diretta alla distruzione della millenaria civiltà europea che diede vita all’illuminismo e alla conquista dei diritti naturali ed umani per tutti gli uomini.
Il credo illuministico democratico europeo, dilagato in ogni nazione fu ostacolo per ogni tiranno e da ultimo promosse le alleanze militari tra stati che vanificarono il programma hitleriano per la conquista del mondo riconoscendo i principi ed i valori illuministici ed i diritti naturali ed umani che la Democrazia deve diffondere e tutelare.
Distruggere l’identità storica e culturale delle nazioni europee è l’imperativo categorico dei potentati economici e finanziari che perseguono il programma hitleriano della conquista del potere assoluto sul mondo. Sono convinti che la Provvidenza Cosmica, anche questa volta consentirà alle nazioni europee di coordinarsi, svelare i misteri e sbaragliare definitivamente le sette e le mafie dirette unicamente a schiavizzare gli uomini e a rendere questo pianeta un inferno per tutti.