COMUNICATO A TUTTI GLI ISCRITTI, ALLE ASSOCIAZIONI ADERENTI ED AGGREGATE

COMUNICATO A TUTTI GLI ISCRITTI, ALLE ASSOCIAZIONI ADERENTI  ED AGGREGATE

L’Associazione di volontariato Il Piccone Nazionale, è in corso di liquidazione, e tra qualche giorno cesserà di esistere per dar vita all’archivio storico delle cinque verità che riguardano la storia, la politica, l’economia, la mafia e la democrazia. Al suo posto prenderà vita La Confederazione delle delegazioni locali dei collegi elettorali. Le delegazioni locali proseguiranno la battaglia per “la Verità  sul territorio”  e la strategia apartitica e trasversalista “del fare concreto” per contrastare le numerosissime emergenze locali.
Nella Confederazione confluiranno le associazioni di volontariato, dei sindacati, delle università, degli ordini professionali e quelle dei comuni, delle città metropolitane ed i trasversalisti delle istituzioni. Alle prossime elezioni, le delegazioni locali capeggiate dai trasversalisti mediante liste miste presenteranno i programmi elettorali delle rispettive circoscrizioni. I programmi rispecchieranno le scelte effettuate dalla maggioranza degli elettori della circoscrizione. Ciascuno di questi programmi  prevederà l’abrogazione degli articoli 67 e 68 della Costituzione e la trasformazione dell’attuale mandato di rappresentanza nel mandato imperativo obbligatorio.
La ricerca della Verità, ha coinvolto insigni storici, filosofi, matematici e religiosi fin dalla notte dei tempi, citiamo i seguenti:

1 ) La verità e’ una scienza come lo studio dei numeri e della geometria. E’ la ricerca dei teoremi che reggono l’armonia della realtà’ che appare cosi’ come e’ l’incommensurabile e l’eternita’ regolano l’armonia dell’universo.

PITAGORA

2) Molti sono gli ostacoli che impediscono di conoscere la verità’, i primi sono l’oscurità’ del mistero e la brevità’ della vita dell’uomo che la cerca.

PROTAGORA

3) L’uomo di scienza non e’ fatto dalla conoscenza della verità’ irrefutabile, ma dalla ricerca critica, persistente ed inquieta della verità’.

SIR. KARL RAIMUND  POPPER

4) L’INTELLETTUALE “… cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, d’immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace,…coordina fatti anche lontani, …rimette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari in un intero coerente quadro politico, …ristabilisce la logica la dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero, l’intellettuale  sa perché cerca la verità”
PIER PAOLO PASOLINI

5) NOI DELL’ASSOCIAZIONE IL PICCONE
Noi non siamo filosofi ne intellettuali, siamo metodici e puntigliosi annotatori di quanto accadde. La Ricerca della Verità fu impostata nel 1943 dai nostri predecessori. In tal modo involontariamente si e’ ovviato al primo ostacolo alla ricerca della verità, che Protagora ebbe ad identificare nella brevità della vita di chi la ricerchi. I nostri archivi, infatti, sono l’annotazione acritica di una gran parte dei fatti accaduti dal 1943 fino ad oggi messi cronologicamente in fila. Fatti immediatamente riscontrabili nella loro oggettività. Questa attività susseguitasi ininterrottamente dal 43 ci ha fornito l’elenco dei fatti e quindi il ricordo oggettivo dell’esperienze vissute da almeno quattro generazioni che hanno prolungato fino ad oggi i riscontri fattuali dei nostri fondatori.
Abbiamo la nota dei fatti di cronaca e di ogni notizia di qualche rilevanza ottenuta da ogni fonte possibile. In questo modo molti dei misteri che angosciarono il primitivo cenacolo cominciarono a prendere forma e a manifestare una loro logica conseguenziale che in certi casi diede delle risposte precise. La parziale desecretazione degli archivi delle ambasciate italiane e straniere e di quelli dei servizi segreti nazionali ed internazionali ci fornirono le prove certe di altri fatti, azioni e accadimenti concreti di Verità consequenziali e logiche, smantellando le menzogne e restituendo coi fatti le VERITA’. Per questa ragione abbiamo ricordato Sir. Karl Raimund Popper che riteneva  la verità emergere dalla contraddizione dei fatti con la menzogna. La Verità è la realtà liberata dalle menzogne.
Pier Paolo Pasolini ci è sembrato giusto ricordarlo. Indagò in ogni ambiente, dai servizi segreti alla politica, dai  terroristi alla borghesia, dall’idealismo al materialismo, per trovare le prove delle verità e dare un senso logico alla follia ed al mistero.  Propio come molti di noi, anche lui,  trasse certezze dai marciapiedi e dalla fogne. “Casualità” volle che la sua morte avvenisse poco tempo dopo ad una intervista nella quale annunciava di conoscere i nomi dei mandanti e degli esecutori dei golpe e delle stragi. Questo accadde quando stava scrivendo il libro “Petrolio”,  rimasto incompiuto, che trattava  del delitto Mattei**, dell’alba di Cefis, del tramonto di Eni e del futuro de profundis dell’immenso potere delle Industrie di Stato Italiane. Una “casualità” che infierisce su quanti posseggano o credono di possedere  la soluzione dei misteri che nascondono la verità occultata dalle sentenze. La stessa “casualità” impedì all’ Avv.Federico Federici, impegnato nella difesa per la strage alla stazione di Bologna che, depositata una memoria-denuncia contro la conduzione del processo per la strage di Bologna, morì poco tempo dopo di aver comunicato di possedere la chiave di interpretazione  del memoriale della Giovanna Cevolani.

Pitagora.
Leggendario Personaggio della Grecia del VI secolo a.C. matematico, filosofo, profeta, taumaturgo. Conobbe e studiò le dottrine dei sacerdoti egiziani ed i testi sacri.. A lui è attribuita la dottrina della trasmigrazione delle anime e la teoria dei numeri  una dottrina metafisica che riteneva i numeri principi cardini della realtà.L’anima umana sarebbe il numero di connessione tra il numero imperfetto dei corpi terresti ed il numero cosmico divino perfetto. A Pitagora è attribuirà la scoperta dell’infinito incommensurabile che rappresenterebbe la perfezione cosmica della divinità. Se il Teorema a lui attribuito, poteva, da tempo, essere noto  ai costruttori e matematici  babilonesi ed egiziani e quindi “iniziato a tale conoscenza dai sacerdoti egizi e dalla lettura dei loro libri sacri gli studi da lui effettuati produssero sviluppi incredibili. Pitagora introdusse la tavola pitagorica, distinse la matematica in logistica o scienza del calcolo, ed in aritmetica o  scienza dei numeri. Divise i numeri in pari e dispari, fissò le basi della geometria dividendoli poi in quadrati e rettangolari e li identificò in figure geometriche delimitate da punti che permisero la soluzione di problemi matematici e geometrici. Tramandò ai posteri il modo di risolvere equazioni di 2° grado. La sua vita ed il suo pensiero affascinarono  Eduard Shurè che scrisse il trattato “I grandi Iniziati” nel quale trattò l’ipotesi  che la filosofia si fosse sviluppata dalle religioni più antiche  quali quelle nate dai grandi trascendenti quali Rama, Krisna, Ermete, Mosè, Orfeo, Pitagora, Platone e Gesù Cristo.

Ser Karl Raimund Popper
Nacque a Vienna il 28/07/1902 e morì a Londra il 17/11/1994. Di famiglia ebrea medio borghese, fu filosofo politico, nemico del totalitarismo e difensore della libertà e della democrazia. In gioventù, affascinato dall’ideologia marxista fu socialista, poi insofferente
del dogmatismo materialistico, abbracciò la filosofia del liberismo sociale e divenne amico dell’economista liberale Friedrich von Hayek. Insegnò filosofia della scienza in varie università europee, americane e britanniche.Nel 1965, la regina Elisabetta d’Inghilterra lo nominò baronetto.Nello stesso anno divenne membro della Royal  British Academy e dell’Academy  International des Philosophies des Sciences. Nel 1982 fu ammesso ad honorem all’Accademia dei Licei. Fissò la fallibilità come  linea di demarcazione tra scienza e non scienza. Fù sostenitore  del razionalismo critico e rifiutò la critica logica  induttiva dell’induttivismo e del verificalismo. Le varie teorie filosofiche per lui sono da considerarsi ipotesi. La verità di queste risulterà  dalla coerenza o dalla contraddizione con quanto ipotizzato. La verità è cio che rimane  nella storia eliminato il falso.

Pier Paolo Pasolini.
Figlio di Carlo Alberto Pasolini, ufficiale del regio esercito e di Susanna Colussi, insegnante,  nacque a Bologna il giorno 5 del marzo 1922. La famiglia a seguito dei continui trasferimenti del padre per motivi di servizio in pochi anni affrontò numerosi traslochi.Cattolicissimo  fino ai 16 anni, passò al fascismo, al socialismo e poi al marxismo anche se il suo carattere gli impedì di accettare il totalitarismo. Durante gli studi e poi successivamente durante la seconda guerra mondiale aiutò  economicamente la madre grazie ai numerosi premi letterari che ottenne. Il fratello Guido di 19 anni, cattolico,  fu ucciso: aveva aderito ad una formazione partigiana friulana bianca, sterminata a Porzus dalla Brigata partigiana rossa Osoppo.  Poliedrico intellettualmente ebbe una vitalità ed una intraprendenza rara. Si impose quale saggista, poeta, pittore, romanziere, commediografo, linguista, traduttore, attore e regista.Quale sociologo studiò e descrisse il cambiamento della società italiana dalla fine della seconda guerra mondiale agli anni 70.  Non rinnegò mai le  radici cristiane che confermò spesso e che dichiarò pubblicamente nel corso di una intervista spiegando che erano dentro di lui  quale erede degli avi che nei secoli avevano costruito le chiese romaniche, le cattedrali gotiche le chiese barocche e quelle più umili dei borghi disperse nelle valli e tra i monti. Fu assassinato ad  Ostia (Roma) il  2 novembre 1975 da Pino Pelosi di anni 17 un “”ragazzo di vita” che fu trovato alla guida dell’autovettura della vittima. Confessò e sostenne di aver investito involontariamente Pasolini,  da lui tramortito e caduto a terra, mentre fuggiva sulla sua auto a seguito di una lite durante un incontro particolare. Dopo la condanna definitiva per omicidio volontario, recentemente ha cambiata versione sostenendo di aver dovuto coprire i veri autori dell’omicidio perché costretto da minacce gravi ed ha descritto la vittima come persona gentile , comprensiva e rispettosa del prossimo. Pasolini fu un intellettuale e artista tra i più grandi del ventesimo secolo. Innovativo tanto da essere provocatorio, fu ritenuto dai conservatori di tutti i partiti italiani immorale e scandaloso. Tracciò la  diagnosi delle patologie politiche e sociali, tuttora attuale, ed  il quadro esatto della borghesia decadente e della disperazione dilagante tra il proletariato e sotto proletariato  popolare. “Fatalità” volle che fosse ucciso qualche tempo dopo ad una intervista nella quale informava di conoscere i nomi dei mandanti, degli esecutori delle stragi e dei colpi di stato e proprio mentre stava scrivendo il libro incompiuto sul mistero Mattei  intitolato “Petrolio”.

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