Mala sanità, non vedo, non sento non saccio
Considerazioni storico politiche attuali.
Il Neo presidente si meraviglia per la morte della piccina avvenuta a cinque ore dalla nascita,. Vuole vederci chiaro.Ha inviato gli ispettori. La Magistratura indaga ed ha già informato che sono partiti gli avvisi di reato.
Possibile che Istituzioni, Magistratura, partiti, sindacati, mezzi di informazione e che persino l’On. Presidente non sappiano ciò che da anni è noto a tutti?
E’ credibile che tutti costoro non abbiano compreso che la Sanità da sempre è lottizzata tra le mafie dei partiti,delle baronie e delle logge massoniche gestite dai politici di riferimento?
C’é da domandarsi invece come il sistema sanitario, gestito in tal modo e malgrado le carenze gravissime, i protocolli e la burocrazia, riesca ancora a funzionare!!! Possibile che proprio il Presidente non abbia idea di quanti ospedali, siano stati costruiti, attrezzati, ed abbandonati al degrado dall’inizio del regime repubblicano ad oggi? Di quanti miliardi delle vecchie lirette siano state fagocitate dalle mafie sanitarie?
Come tutto il sistema sia organizzato per consentire a certi partiti e alle baronie annesse il massimo profitto a tutto danno dei contribuenti, dell’erario e dei risultati? Ha dimenticato che suo fratello l’On. DC Piersanti Mattarellla, Presidente Regionale della Sicilia impegnatosi nella moralizzazione della politica anche tra i suoi collaboratori, riuscì, con il Ministro Rognoni e il segretario DC Zaccagnini, a gettare le basi per l’eliminazione del sistema politico mafioso?
Che la sua iniziativa, la sua onestà e la sua incorruttibilità furono il motivo che spinsero i vertici “deviati” del suo stesso partito a decretarne la morte? Possibile che dopo tanti anni non abbia ancora appurato che la strettissima collusione tra i deviati Dc e la mafia locale, li costrinse a coinvolgere noti Killer’s dell’eversione fascista per far apparire quell’omicidio un delitto avulso dagli accadimenti locali? Non gli risultò sospetto che gli esecutori, riconosciuti da sua cognata, moglie della vittima e condannati per quel fatto in primo e secondo grado fossero poi assolti senza rinvio dalla Prima Sezione della Suprema Corte di Cassazione presieduta dal più che discusso presidente “ammazza sentenze”? Che costui (uomo della corrente più influente Dc), condannato in primo e secondo grado dalla Magistratura palermitana per concorso esterno ad associazione mafiosa (bontà loro), sospeso dagli incarichi, dalla funzione e dallo stipendio, fosse assolto senza rinvio dalla Suprema Corte di Cassazione e poi reintegrato dal Tar nel grado, nella funzione, con tutti i diritti annessi e connessi, proprio non dice nulla né a Lei né ai tanti addetti antimafia delle Istituzioni? E pensare che, ad eccezione di Voi, la chiave di lettura delle vicende che hanno insanguinato la storia della Mafia ed in particolare di quella siciliana è sempre stata nota a tutti ed è una chiave universale in quanto serve a leggere nei fatti ogni vicenda che ha a che fare con servizi pubblici, piani regolatori, licenze edilizie, ospedali, sanatori, strade ponti ecc. ecc. Io personalmente, nel 1969 proprio all’inizio della mia frequentazione siciliana appresi, come le opere pubbliche, utili o inutili, sono il mezzo che consente ai segretari dei partiti ed agli esponenti delle rispettive correnti di acquisire preferenze, per consolidare la propria posizione all”interno del partito finanziando la propria corrente e le personali mafie “onestamente e semplicemente” decuplicando il costo degli investimenti. A dimostrazione di quanto mi veniva confidato, fui portato in località prossima a Piana degli Albanesi. Mi fu fatto visitare un sanatorio, all’epoca completamente attrezzato, mai utilizzato e che era stato adibito a ricovero per armenti. Era l’esempio di un lavoro pubblico inutile: in tutta la Sicilia non si era mai visto un solo caso di tubercolosi e quindi non sarebbe mai stato utilizzato. Casi molto simili a questo ho visto in Calabria, Puglia e addirittura casi che dimostrano l’esponenziale progresso delle tecniche mafiose per depredare l’erario e realizzare capillarmente depositi di voti. Di tutto ciò si parlerà nell’apposito capitolo “Mala sanità” in corso di assemblaggio.