Recentemente si è appreso che la Procura di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio per la deputata di Forza Italia ed ex ministro del governo Letta, l’On. Nunzia De Girolamo, per il direttore sanitario Gelsomino Ventucci, per l’ex capo della segreteria di De Girolamo Luigi Barone,oggi nel direttivo nazionale di Ncd, per Giacomo Papa, altro collaboratore della deputata, oltre ai già imputati Michele Napoletano, sindaco di Airola. La formale richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Procuratore capo presso il Tribunale di Benevento, e dal sostituto procuratore Nicoletta Giammario sarà accolta o respinta dal Giudice all’udienza preliminare del 29 aprile prossimo venturo. I reati ipotizzati per l’onorevole ed i suoi fiancheggiatori sono concorso in concussione, abuso d’ufficio e offerta di utilità per ottenere voti. I fatti si sono succeduti nel corso di vari anni e riguardano l’attività esercitata dall’onorevole incriminata, per utilizzare a scopo elettorale, il peso politico dell’Ausl sul territorio Beneventano. Nel 2012 il dirigente Ausl di Benevento,Felice Pisapia che era costretto ad eseguire suo malgrado gli ordini dell’onorevole, iniziò ad effettuare registrazioni degli incontri che la stessa organizzava con i suoi collaboratori di partito e con i responsabili dell’Asl beneventani. Nell’estate 2012 ha registrato di nascosto la De Girolamo che convocava a casa del proprio padre i vertici dell’Asl e i suoi più stretti collaboratori politici. Con loro, la deputata discuteva di come orientare l’appalto milionario del 118, di dove allogare presidii e strutture sanitarie secondo criteri di tornaconto elettorale, di come far assegnare il bar dell’ospedale Fatebenefratelli alla propria cugina.
On. Nunzia De Girolamo
Nata a Benevento il 10/10 1975, E’ coniugata con il politico economista Francesco Boccia nato a Bisceglie il 18/03/1968. Deputata di Forza Italia ha militato nel Popolo della libertà e nel Nuovo centro destra di Alfano. Fù Ministro dell’Agricoltura del Governo Letta nel 2013 per pochi mesi. Il Fatto quotidiano il 12/12/2014 pubblicò il verbale del primo interrogatorio di Felice Papalia ed alcune frasi dell’onorevole trascritte dalle registrazioni che l’accusano. A seguire la presentazione delle dimissioni.
Mafia e politica
Per trattare della connessione tra MAFIA E POLITICA abbiamo scelto di cominciare dallo scandalo che coinvolse l’ On.Nunzia De Girolamo. L’acquisizione di numerose registrazioni e trascrizioni che se non risulteranno falsificate, inchiodano l’Onorevole al ruolo direzionale
dell’associazione mafiosa che la stessa ebbe a guidare nella esecuzione di gravissimi reati.
Il procedimento diede vita a due tronconi giudiziari. L’uno è il processo per i vari reati commessi dai responsabili dell’ASL di Benevento, nell’esercizio delle proprie funzioni, perché, a loro detta, costretti dall’Onorevole. Questo procedimento non coinvolgeva né l’Onorevole né i suoi diretti collaboratori di partito, ma indirettamente riguardava anche costoro, perché attinenti alle registrazioni dei colloqui intercorsi con l’On. De Girolamo, prodotte a propria discolpa da un incriminato. L’altro procedimento che avrebbe dovuto riguardare l’associazione mafiosa ci risultava incagliato. In quei giorni si ebbe paura che non si volesse vedere una associazione mafiosa grande come una casa e e si pensò male.
Recentemente si è appreso che la Procura di Benevento ha chiesto il rinvio a giudizio per la deputata di Forza Italia ed ex ministro del governo Letta,l’On Nunzia De Girolamo,per il direttore sanitario Gelsomino Ventucci, per l’ex capo della segreteria di De Girolamo Luigi Barone,oggi nel direttivo nazionale di Ncd, per Giacomo Papa, altro collaboratore della deputata, oltre ai già imputati Michele Napoletano, sindaco di Airola. La formale richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Procuratore capo presso il Tribunale di Benevento, e dal sostituto procuratore Nicoletta Giammario sarà accolta o respinta dal Giudice all’udienza preliminare del 29 aprile prossimo venturo. I reati ipotizzati per l’onorevole ed i suoi fiancheggiatori sono concorso in concussione, abuso d’ufficio e offerta di utilità per ottenere voti. I fatti si sono succeduti nel corso di vari anni e riguardano l’attività esercitata dall’onorevole incriminata, per utilizzare a scopo elettorale, il peso politico dell’Ausl sul territorio Beneventano. Nel 2012 il dirigente Ausl di Benevento,Felice Pisapia che era costretto ad eseguire suo malgrado gli ordini dell’onorevole, iniziò ad effettuare registrazioni degli incontri che la stessa organizzava con i suoi collaboratori di partito e con i responsabili dell’Asl beneventani. Nell’estate 2012 ha registrato di nascosto la De Girolamo che convocava a casa del proprio padre i vertici dell’Asl e i suoi più stretti collaboratori politici. Con loro, la deputata discuteva di come orientare l’appalto milionario del 118, di dove allocare presidii e strutture sanitarie secondo criteri di tornaconto elettorale, di come far assegnare il bar dell’ospedale Fatebenefratelli alla propria cugina. Con loro, la deputata discuteva di come orientare l’appalto milionario del 118, di dove allocare presidi e strutture sanitarie secondo criteri di tornaconto elettorale.
IL RIASSUNTO DELLA STORIA.
I FATTI:
Nel 2012 i fratelli Maurizio e Franco Liguori si contendevano la gestione del bar dell’Ospedale del Sacro Cuore-Fatebenefratelli di Benevento,intestato a loro padre Mario Liguori. Da anni il Maurizio gestiva quel bar ed incassava i proventi. Il contrasto tra i due era esclusivamente di carattere economico, stante l’interessante fatturato e quindi il profitto derivante.
In vista del nuovo bando di appalto il Franco pretendeva che la gestione del bar venisse assegnata a sua figlia Giorgia. Da qui la contesa tra i due. Una questione di carattere economico strettamente familiare che acquistò rilevanza politica perché coinvolse l’On. Nunzia De Girolamo deputato Pdl Di Benevento e cugina di Giorgia Liguori.
Il sig.Franco Liguori è lo ZIO dell’On. NUNZIA DE GIROLAMO e GIORGIA ne è la CUGINA e tutti e tre sono imparentati con colui che in quegli anni era segretario territoriale del Pdl di Benevento, che faceva pressioni perché il bar fosse assegnato a GIORGIA LIGUORI, CUGINA ANCHE A LUI.
L’ASPETTO POLITICO.
L’On De Girolamo all’epoca era il membro più autorevole della famiglia a livello Istituzionale ed era il rappresentante dei cittadini Pdl di Benevento. L’Asl di Benevento era “cosa sua” nell’ottica del voto di scambio che procura preferenze. Occorreva dimostrare “..chi comanda e non lasciar correre.
L’interessamento dell’On. Nunzia per questa vicenda risulta impiegato a tutti i livelli e presso tutte le autorità competenti e da Lei coinvolte. Si servì dell’Asl, della Presidenza della Provincia Religiosa del Fatebenefratelli, dei Nas e della Finanza.
IL TIMORE E LA PRUDENZA :
Che si tratti di un caso di mafia è chiaro a tutti coloro che ne conoscono gli atti e quindi i fatti. Ma costoro, sanno che con la casta e le mafie occorre prudenza. Inoltre la constatazione che Giorgia Liguori cugina dell’Onorevole Dimissionaria, gestisca il nuovo Bar dell’ospedale Fatebenefratelli, preoccupava.
La “Gola profonda” FELICE PISAPIA, 11 mesi prima, aveva previsto questa conclusione e l’aveva preannunciata nel suo interrogatorio al Pm di Benevento Giovanni Tartaglia Polcini. Fù proprio in quella occasione allo scopo di dimostrare la propria dissociazione da quel sistema che riferì al Pm degli incontri con l’On. De Girolamo che li fissava in casa del padre, con la partecipazione del deputato Pdl Luigi Barone, del suo vice capo-gabinetto Avv. Giacomo Papa ed i vertici dell’Asl Michele Rossi Direttore Generale dell’Usl e lui. Chiarì che oltre a quelle riunioni per fare assegnare il Bar alla cugina dell’Onorevole, ve ne erano state altre in precedenza “…per aiutare un amico che vende mozzarelle colpito da un verbale sanitario..”, “…per fare in modo che l’appalto milionario del servizio 118 di Benevento fosse assegnato alla società amica e sabotava la concorrente. Accennò ad incontri per adottare iniziative “.. per comporre le commissioni mediche in maniera da renderle affini all’orientamento politico del direttore generale, chiaramente per fini elettorali”e “…che avevano necessità di voti”. Precisava infatti: “… Si fa proselitismo politico utilizzando la pubblica amministrazione e gli stipendi…”. A riprova di quanto asseriva produsse una serie di registrazioni da lui segretamente effettuate in occasione di quegli incontri. Il Pm a 11 mesi di distanza dall’interrogatorio del Felice Pisapia, dopo l’affitto del bar dell’Ospedale alla cugina dell’Onorevole, chiese ed ottenne provvedimento restrittivo a carico di “Gola Profonda” e lo rinviò a Giudizio insieme ad altri imputati dell’Asl.
Voci di corridoio davano per certo che le indagini proseguivano e che tra Procura e Guardia di Finanza erano in corso consultazioni circa il possibile coinvolgimento degli esponenti politici, le attività dei quali si evidenziavano nelle registrazioni acquisite. D’altra parte la situazione di fatto si prospettava assai complicata stante “l’illegittimità” delle registrazioni, l’inviolabilità della residenza dei parlamentari e le leggi “garantiste”che buncherizzano i cittadini dell’Olimpo nella loro prevaricatrice impunità. Certamente un caso di associazione di stampo mafioso da manuale, come gli infiniti altri che dal 1945 sono trapelati ininterrottamente fino ad ora nella Storia Giudiziaria della Repubblica. Casi che erroneamente si ascrivono alla “Mala Giustizia” quando invece sono unicamente da porsi a carico della “mala Legislazione” e alla Partitocrazia Mafiosa”, negatrice di ogni Diritto e Dovere Naturale dell’Umanità.
PS.
I Verbali degli interrogatori degli imputati del processo all’Asl di Benevento sono depositati presso quel Tribunale. La copia del verbale del primo interrogatorio di Felice Papalia “Gola Profonda” è stata pubblicata da il Fatto quotidiano del 12/12/2014 Giustizia e Impunità. De Girolamo, il verbale che l’ accusa.